Successo dell'evento "Introduzione della tecnica dello stress idrico controllato - stato di attuazione del progetto"
Con un evento in campo svoltasi a Montelabbate (PU), lo scorso 23 giugno 2022, presso l’Az. Agr. Renzi Elso è stato presentato lo stato di attuazione del progetto Valorizzazione Pesca Marchigiana (VPM).
Il progetto, finanziato nell’ambito della misura 16.1 del PSR Marche 2014 - 2020, ha come obiettivo quello di rilanciare il settore peschicolo marchigiano, con un focus sulle 3 aree produttive più rilevanti (Valdaso, Valle del Foglia e Valle del Metauro), attraverso la realizzazione di un prodotto che si differenzi dagli altri per tipicità e qualità. Tra i diversi obiettivi del progetto, molta importanza è stata data all’introduzione di sistemi di monitoraggio per la gestione dell’irrigazione e della concimazione azotata. Il risparmio di acqua e concimazione azotata è infatti una pratica utilizzata con successo già da diversi anni nel Sud Italia. Nella Regione Marche non è ancora stata sviluppata una tecnica specifica su pesco, che permetta di risparmiare input senza avere perdita di prodotto. Per questo motivo sono state introdotte tecnologie innovative, in modo da valutarne l’efficacia e sviluppare una specifica tecnica colturale per le Marche.
In particolare, nelle aziende Acciarri Società Agricola s.r.l., Az. Agr. Vagnoni Gianfranco, Az. Agr. Renzi Elso, sono stati introdotti sensori per il controllo dell’umidità nel terreno, in modo da consentire all’agricoltore di gestire in maniera efficiente la risorsa idrica. Presso l’azienda Soc. Agr. F.lli Boni è stato poi sviluppato un sistema di fertirrigazione che gestisce in modo molto preciso la nutrizione delle piante, limitando le perdite dovute alla lisciviazione in acque sotterranee o nei corsi d’acqua superficiali. Le valutazioni vegetative, produttive e qualitative sono state effettuate nel corso della stagione produttiva in modo da valutare l’efficacia della tecnica impiegata.
Nell’ambito del progetto, presso l’Az. Agr. Semplice Baronciani Luciano e Marino sono poi state effettuate valutazioni sensoriali e nutrizionali utili ad identificare i prodotti a livello commerciale: inserendo i dati in un’etichetta che riporti le caratteristiche qualitative (grado zuccherino ed acidità) e nutrizionali (antiossidanti e vitamina C) sarà infatti possibile conferire un valore aggiunto al prodotto ed il consumatore potrà orientare l’acquisto non solo in base all’aspetto del frutto, ma anche in base ai propri gusti andando ad identificare il grado di acidità (acido-rosso, sub acido-giallo, equilibrato-verde). La costante collaborazione tra ricercatori dell’Università Politecnica delle Marche, tecnici dell’ASSAM ed aziende ha facilitato il processo di trasferimento delle innovazioni tecniche e delle conoscenze alle aziende che avranno dunque la possibilità di rinnovarsi ed attrarre una maggiore fetta di mercato attraverso un prodotto più sostenibile, di qualità e riconosciuto dal consumatore.
Lo stato del progetto “Valorizzazione Pesca Marchigiana”
Franco Capocasa – Professore UNIVPM
Oggi stiamo vivendo in agricoltura una situazione veramente critica per quanto riguarda la disponibilità dell’acqua di irrigazione.
La Comunità Europea è già da qualche anno che spinge la comunità scientifica a trovare delle soluzioni per ridurre o rendere più efficiente l'uso delle risorse idriche.
Questo progetto, che affronta anche il tema del risparmio idrico, parte da direttive Comunitarie che vengono applicate dalla Regione Marche al fine di affrontare e risolvere le esigenze di alcuni agricoltori. In questo caso l’obiettivo era ridurre diversi input (idrico e nutrizionale) mantenendo sempre elevata la qualità del prodotto finale. Individuata l’esigenza, attraverso la ricerca e la sperimentazione in campo, siamo riusciti ad applicare al contesto marchigiano le risoluzioni proposte. Per il mondo della ricerca e della sperimentazione è importante il trasferimento delle conoscenze alle aziende e quindi avere dei risultati ben specifici per l'agricoltore.
Per quanto riguarda l'irrigazione è veramente importante razionalizzare l'acqua, nel senso di cercare di dare acqua alla pianta nel momento in cui ne ha bisogno. Questo è possibile conoscendo le esigenze idriche nelle diverse fasi fenologiche della pianta ma anche applicando sia alla pianta che al terreno dei sensori che ci permettono di capire, appunto, quando c'è bisogno di acqua.
In questo caso, come spiegato in campo, dare troppa acqua in momenti sbagliati può rendere la pesca più insipida. Invece se riusciamo a risparmiare acqua nei momenti giusti la qualità della pesca sarà sicuramente superiore a quella in cui ne abbiamo data troppa.
La tecnologia dei sistemi di controllo ha un ruolo fondamentale sia per l’accuratezza del dato che per la facilità di utilizzo; in questo progetto abbiamo utilizzato diverse tecnologie con diversi gradi di complessità dimensionati alla realtà aziendale.
I risultati parziali già parlano chiaro: senza perdere la qualità e la produzione del frutto si può risparmiare fino al 20% di acqua di irrigazione.
Renzi Elso - Azienda agricola Renzi Elso, partner del Progetto e azienda ospitante
Abbiamo fatto tantissime sperimentazioni negli anni sull’irrigazione, sulla qualità, sulla bontà e sui pregi della pesca. Questa esperienza in particolare è stata molto positiva, nel senso che abbiamo potuto verificare con i tecnici dell’Università Politecnica delle Marche la possibilità di poter risparmiare acqua di irrigazione. Ne stiamo parlando in un anno particolarmente pesante infatti abbiamo una siccità che sicuramente non avrà paragoni nel passato. Questa nostra esperienza ci porta a capire che usando meno acqua possiamo avere la stessa qualità.
Nel mio caso si è intervenuti su 3 file, una con 12 litri di acqua all’ora, una con 8 ed una con 6. Dal riscontro visivo materiale che facciamo ci sembra che l’intervento sulla fila con 8 litri sia il migliore, quello da premiare ben tre per i risultati scientifici aspettiamo l’elaborazione finale dei dati dall’Università Politecnica delle Marche.
Noi facciamo parte anche del bollino della pesca di Montelabbate, che è un marchio QM. Il nostro è un bollino sottoposto a numerosi controlli di produzione soprattutto nella riduzione della difesa chimica. Perché un bollino? Perché crediamo che il produttore ha il diritto di avere prodotti buoni e salutari, perché noi scegliamo di dare non solo una cosa commestibile ma una cosa che fa bene alla salute, che non ha controindicazioni. Noi dobbiamo guardare la qualità e con un prezzo leggermente superiore la gente ha la possibilità di avere un prodotto realmente più buono e più duraturo nel tempo. Le consegne della nostra pesca sono cominciate una settimana fa e sono subito in aumento proprio perché la gente riconosce il prodotto locale nelle nostre caratteristiche casse lunghe di legno con il bollino. L'agricoltore ci mette la faccia con il discorso del bollino e il cliente ci crede perché sa che, come dicevo prima, costerà qualche centesimo in più, però se ne compra un chilo, ne mangia un chilo e non lo butta.
Paolo Acciarri – Azienda Agricola Acciarri, capofila del Progetto
La mia azienda si trova nella media Valle dell’Aso precisamente ad Ortezzano e siamo capofila del progetto. Nel progetto abbiamo valutato l’utilizzo dell’acqua nel pesco, nell’irrigazione e nella fertirrigazione. Abbiamo fatto delle prove tramite l’utilizzo di centraline meteo e di sensori dell’umidità del terreno per efficientare l’uso dell’acqua.
Abbiamo ottenuto dei dati molto importanti sia nel risparmio dell’acqua che nelle concimazioni che conseguentemente ha portato un risparmio energetico e di manodopera e quindi anche un risparmio economico.
Credere nell’innovazione e nel futuro verso la sostenibilità a 360° significa ottimizzare le risorse per produrre frutta di qualità (risorse intese come acqua e apporti nutrizionali) rendendo il processo economicamente sostenibile per l’azienda.
In questo anno particolarmente siccitoso le prove ci permettono di capire come mettere in atto queste nuovi processi produttivi e queste nuove tecnologie in contesti limite; inoltre l’esperienza maturata servirà in futuro per gestire al meglio la risorsa idrica.
Pierluigi Ferraro - Assessore all’ambiente del Comune di Montelabbate
L’iniziativa di Renzi è stata subito accolta positivamente dall’Amministrazione Comunale che è sensibile a queste tematiche.
Infatti se da una parte presto uscirà un bando, rivolto a cittadini e attività, per finanziare progetti finalizzati all’intercettazione dell’acqua piovana dall’altra il Comune ha emesso un’ordinanza di propria iniziativa per il risparmio idrico. Ci conforta che l’ATO subito dopo ha esteso questa iniziativa a tutti i Comuni della Provincia.
Il territorio di Montelabbate è fortemente antropizzato ma per estensione il territorio agricolo è molto importante ed è da salvaguardare. Riguardo a questo aspetto stiamo portando avanti anche il progetto “La via delle Api” per tutelare gli insetti impollinatori (in questo momento stiamo tentando di coinvolgere gli altri comuni del bacino idrografico del Fiume Foglia ad aderire al progetto).
Massimo Sandroni – Direttore Regionale Cia
La Cia oltre ad avere un ruolo di gestione del progetto ha anche delle attività pratiche legate alla valutazione delle caratteristiche nutrizionali dei frutti. Inoltre cercheremo di catalogare le caratteristiche organolettiche e di capire, tramite questionari da sottoporre ai consumatori, quali di queste sono considerate di qualità. L’obiettivo è di dare qualche dettaglio in più al cliente nella fase della vendita del prodotto definendo la categoria di appartenenza della pesca (acida, sub acida, equilibrata…).
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